Il titolo nobiliare della famiglia Fossa Margutti proviene, per testamento olografo del 20 luglio 1886, redatto da Antonio Fossa di Apiro padre di due figlie, Bianca e Itala. In tale testamento Antonio Fossa lasciava alla figlia maggiore Bianca, oltre ad una quota di eredità, un legato con l'obbligo che essa dovesse "assumere il primo nome del casato Fossa per lei e i suoi successori e discendenti e non altrimenti." Quando Bianca Fossa sposò , l'1 ottobre 1893, Luigi Margutti ella accettò con atto prenuziale la clausola testamentaria del padre Antonio e avviò le pratiche necessarie per ottemperare tale disposizione. La richiesta inoltrata venne accetta e stabilita con Decreto Reale di S. M. il Re Umberto I del 13 dicembre 1896.
Per quanto sopra la discendenza della famiglia Fossa e il relativo titolo nobiliare proseguono in quella di Fossa Margutti essendo estinti tutti i rami collaterali esistenti.
Di seguito si riportano alcune note, molto succinte, delle casate Fossa e Fossa Margutti
-Famiglia FOSSA
" La famiglia Fossa ha antichissime origini e si stabilì nella Marca di Ancona erigendovi in tempi immemorabili un castello a Piticchio di Arcevia. Ebbe onori della podesteria in parecchi comuni limitrofi ed è ricordata dal Compagnoni nella sua Reggia Picena. E' pure ricordata in documenti di storica importanza in occasione di cruente contese marchigiane nel 1284 nel quale anno viveva un valoroso guerriero Bonavere. Nell'anno 1300 viveva pure un valoroso capitano di cavalieri Venimbene “. ( Dall'Enciclopedia Governativa Spreti - Milano ). In un documento del 24 agosto 1304 relativo ad una pace a Rocca Contrada si ricordano quattro figli di Venimbene de Fossa, Gilio, Andrea, Guglielmo e Dato.
La famiglia Fossa prosperò inizialmente nella zona del castello di Rocca Contrada formando rilevanti proprietà terriere e acquisendo sempre più incarichi e onori sia laici che ecclesiastici e lasciando fino ad oggi memoria di opere di pietà e religiose. Nei secoli, la famiglia si espanse e determinò la sua influenza nei castelli limitrofi di Montecarotto, Castelplanio, Matelica, Apiro fino ad arrivare, alla fine del XVII secolo a Jesi.
La famiglia Fossa si iscrisse al patriziato di Jesi nel 1729:
- La Santa Sede Apostolica annovera tra i prelati di mitria Giovanni Battista Fossa che ottenne l'alto incarico di vescovo suffraganeo della città di Velletri e morì nel 1690 durante il pontificato di Benedetto XIII il quale lo stimava molto e lo aveva riservato per la porpora.
- Giuseppe Fossa ricevette dalla Santa Sede onori altissimi. Fu votante di segnatura, ministro del Duca di Modena a Roma e morì nel 1720.
- Speciali incarichi ebbe Giovanni Battista Fossa che coprì in Francia, ad Avignone, la carica di Datario, e successivamente la carica di Fiscale in Spagna, morì nel 1737.
La famiglia Fossa contrasse illustri parentele; in particolare con la famiglia del Papa Leone XII Sermattei della Genga che abitava nei pressi di Rocca Contrada; con i Montevecchio, i Sorbolonghi, i Magagnini, i Turchi, gli Anderlini, i Mancini.
- Cristoforo Fossa fu ciambellano del duca di Modena e in seguito cameriere di cappa e spada di Gregorio XVI (1831-1846).
- Antonio Fossa fu podestà di Jesi nel periodo della caduta di Napoleone fino alla restaurazione pontificia 1814-1816 circa, periodo particolarmente gravoso per la città di Jesi che subì il passaggio e le conseguenti depredazioni sia delle truppe francesi che di quelle austriache ed ungheresi; lo stesso generale Murat si accampò a Jesi.
Antonio Fossa fu canonico della Cattedrale di Jesi dal 1815 fino alla morte, per un periodo ne fu anche camerlengo. Fu membro, tra l'altro, della Società di Agricoltura jesina e tra i fondatori della Cassa di Risparmio di Jesi
Dei suoi nipoti, Alessandro (1784-1865) e Giovanni Battista (1787-1858) figli del fratello Fabio, solo il primo ebbe discendenza.
- Alessandro Fossa sposò la nobil donna Turchi di Apiro e ebbe sette figli, Raffaele, Nicola, Giacomo, Antonio, Pietro, Cecilia e Maria.
- Raffaele Fossa sposò nel 1852 Enrichetta Mancini della quale aggregò il cognome, creando il ramo dei Fossa Mancini. Ebbe tre figli Carlo ed Eugenio e Adolfo. Solo Eugenio ebbe figli.
Raffaele Fossa fu membro del primo Consiglio comunale di Jesi nel nuovo Regno d'Italia.
- Carlo Fossa Mancini, figlio di Raffaele Fossa, fu un valente ingegnere idraulico. Progettò e realizzò l'acquedotto delle valle dell'Esino.
Inventò la prima sommatrice meccanica prodotta su brevetto italiano (1897) che fu la capostipite di ulteriori brevetti, che possono considerarsi eredi della Fossa Mancini, prodotti soprattutto da società straniere. Fu molto legato alle opere religiose e di carità, fondò la Conferenza di San Vincenzo di Paoli a Jesi e Castelplanio. Carlo Fossa Mancini fu sindaco di Castelplanio nel biennio 1913-1914. Non si sposò e morì nel 1931.
- Enrico Fossa Mancini, figlio di Eugenio e nipote di Carlo Fossa Mancini, fu un famoso geologo. Dal 1921 al 1926 fu geologo presso l'Ufficio Geologico d'Italia e Prof. all'università di Cagliari.
Nel 1926 si trasferì in Argentina insegnò presso l'Istituto del petrolio della Facoltà di Ciensas Exactas Fisicas y Naturales di Buenos Aires.Fu prof. di scienze naturali all'università della Plata .
Morì alla Plata il 12 marzo 1950. Il ramo di Raffaele Fossa si è estinto con la morte di Enrico Fossa Mancini.
- Nicola Fossa visse a Matelica, il suo ramo si è estinto con il notaio Alfredo Fossa, nato a Matelica nel 1870 e ivi morto nel 1954.
- Giacomo Fossa, nato in Apiro nel 1816, fu ordinato sacerdote e divenne canonico della Collegiata di Apiro, morì a Castelplanio il 18 agosto 1877
- Antonio Fossa visse in Apiro, sposò, in prime nozze, la nobil donna Carolina Anderlini di Pesaro nel 1842 dalla quale non ebbe figli. In seconde nozze sposò Marianna Coloccini dalla quale ebbe due figlie, Bianca e Itala. Fu uomo di grandi doti morali e fervente patriota durante il periodo risorgimentale, come è scritto in una lapide posta nel palazzo Fossa di Apiro, "fu designato dalla stessa polizia pontificia -liberale ma galantuomo - " Ebbe molti riconoscimenti e cariche civili e pubbliche.
Il 16 febbraio del 1948 venne nominato Capitano della Compagnia di Apiro, il 17 luglio dello stesso anno venne nominato Maggiore del Battaglione del circondario di Cingoli. E' certo che, quando Pio IX mandò le sue truppe in aiuto all'esercito piemontese, Antonio Fossa partecipò alla spedizione. Ma egli non tornò in Apiro quando Pio IX ritirò le sue truppe, ma solo ad armistizio concluso.
Fu nominato membro della commissione municipale di Apiro nel 1849, consigliere comunale nel 1860, Capitano della guardia regia comunale. Consigliere provinciale di Macerata per il mandamento di Cingoli. Fu inoltre eletto sindaco di Apiro per più legislature.
Morì in Apiro il 25 marzo del 1887.
Come accennato in apertura di questa breve nota, è dal testamento di Antonio Fossa, con le clausole a favore della figlia maggiore Bianca e il conseguente Decreto Reale, che il cognome e i titoli nobiliari proseguono con la famiglia Fossa Margutti.
- Bianca Fossa nacque in Apiro il 26 maggio del 1875 e sposò Luigi Margutti l'1 ottobre 1893 e con atto prenuziale si obbligò di assumere per se stessa e per i suoi discendenti il cognome di Fossa in conformità al testamento paterno.
I coniugi Fossa Margutti ebbero cinque figli: Antonio Francesco, Antonietta, Ia, Maria, Antonio. Antonio Francesco morì lo stesso giorno della nascita.
Luigi Fossa Margutti nacque a Cupramontana il 27 maggio 1861. Nel 1888 fu nominato notaio nel comune di Cupramontana dove, oltre a praticare la professione, si impegnò in modo assiduo principalmente nell'amministrazione pubblica . Fu per lungo tempo assessore comunale e per due volte fu nominato sindaco del comune di Cupramontana. Fu nominato membro del Consiglio Notarile Distrettuale di Ancona, membro della Commissione provinciale delle Imposte Dirette, Presidente della Commissione di Carità di Cupramontana.
Venne insignito nel 1909 del titolo di Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia.
Nel 1913 venne nominato Notaio nel comune di Jesi. Luigi Fossa Margutti morì a Jesi il 19 febbraio del 1926
Bianca Fossa Margutti morì a Jesi il 12 maggio del 1927.
- Antonio Fossa Margutti, unico figlio maschio di Bianca e Luigi Fossa Margutti nacque a Cupramontana il 14 settembre 1899. Nel 1916 si arruolò volontario per partecipare alla Prima Guerra mondiale come soldato semplice. Tornato dalla guerra acquisì il diploma di geometra.
Il 14-11-1928 sposò Maria Corallini di Filottrano ed ha avuto due figli, Luigi Francesco e Carlo.
Fu nominato Sindaco di Castelplanio per il triennio 1933-1935
Nel 1938 si arruolò nell'esercito italiano come allievo ufficiale e venne inviato, come prima nomina, in Libia dove rimase fino alle fine della ritirata delle truppe italiane nel 1943.
Venne insignito del titolo di Cavaliere dell' Ordine della Corona d'Italia.
Antonio Fossa Margutti morì a Jesi il 2 novembre 1966
- Luigi Francesco Fossa Margutti è nato a Jesi il 19 novembre 1929. Si è laureato in Ingegneria Elettronica. Ha lavorato al Consiglio Superiore delle Ricerche; ha collaborato con la Società Aerospaziale Europea e, negli Stati Uniti d'America, presso una società della Nasa, per la predisposizione del progetto di lancio del primo satellite aerospaziale italiano.
E' stato Direttore Generale della Sogesta (Società di gestione Studi Avanzati) dell'ENI.
Luigi Fossa Margutti ha sposato, nel 1960, Maria Grazia Zuccoli Simoni di Lucca e ha avuto due figlie, Simona Patrizia e Flavia Carla.
Luigi Francesco Fossa Margutti è morto l'11 luglio 2012 a Jesi nel Palazzo Fossa Margutti,ex Palazzo Fossa Macini, in Corso G. Matteotti.
- La figlia maggiore Simona Patrizia nasce nel 1961, si laurea in Lingue ed sposa il Prof. Alexander Friederich. Vive a Groninghen in Olanda.
- Flavia Carla nasce nel 1964, si laurea in Storia dell'Arte. Vive a Rovereto dove dirige il settore Comunicazioni Esterne del Mart, noto museo d'Arte Moderna e Contemporanea.
- Carlo Fossa Margutti nasce il 20 giugno 1932 a Jesi, si laurea in Scienze Agrarie. Ha sposato, il 10-9-1962, Stella Maria Anniballo di Jesi. Stella Fossa Margutti è morta nel 2007.
Carlo Fossa Margutti è stato Dirigente della Federconsorzi (Federazione Nazionale dei Consorzi Agrari). E' stato Direttore generale dell'Inipa, Ente di assistenza tecnica agricola e formazione professionale realizzato dalla Federconsorzi in collaborazione con la Coldiretti.
Carlo Fossa Margutti vive tuttora nel Palazzo Fossa Margutti in Corso G. Matteotti a Jesi
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Si allega lo stemma della Famiglia Fossa Margutti-
Stella d' oro a sei punte mare con onde sfumate in chiaro, sfondo azzurro