L'intervento della Presidente dell'Associazione Principessa Maddalena Invitti di Conca
"Signor Sindaco di Ancona, Signor Prefetto, Autorità tutte,Carissimi Amiche ed Amici,
In questi giorni un sole luminoso ed accattivante ha illuminato la nostra ridente costa adriatica mettendo bene in risalto la stupenda costa anconetana, che non mi stancherò mai di ammirare.
Nel periodo estivo lascio la mia Milano per venire nelle Marche : i miei figli mi rimproverano bonariamente che , da quando arriva il sole di giugno , ho un solo pensiero : raggiungere la mia piccola Cupra Marittima dove, molto spesso, ho il piacere di invitare dei cari amici , anche stranieri, che possono così godere qualche giorno di tranquillità nella nostra spiaggia, con delle escursioni artistiche nell'entroterra magari condite da concerti o opere liriche allo Sferisterio.
Tutti quando si accommiatano da me, mi dicono "peccato, Maddalena, si sta così bene qui nella Marche…". Lo dicono tanto spontaneamente da farmi riflettere : "Davvero la nostra Regione Marche offre tantissimo a tutti". L'iniziativa di questa sera vuole aggiungere un piccolo tassello alla conoscenza della nostra Regione a livello nazionale ed europeo, soprattutto dal profilo culturale e spirituale.
L'Associazione dedicata a Bichi Leopardi Dittajuti, di cui sono Presidente, si basa su questo connubio : Bichi , come ha sottolineato, al momento della fondazione dell'Associazione, il figlio Guido, è stata fra le prime operatrici culturali dell'epoca a saper sapientemente coniugare cultura, turismo e presenze imprenditoriali.
Non per nulla Guido Leopardi esortò i primi soci fondatori di questa Associazione ad imitare il lungo lavoro della madre portato avanti sia al Festival di Spoleto che con Italia Nostra.
Noi intendiamo rispondere, nel nostro piccolo e con il nostro volontariato culturale a questa esortazione : vogliamo continuare a valorizzare la nostra Regione attraverso la buona musica, innanzitutto, proposta in ambientazioni del tutto particolari e artisticamente stupende.
Ricordo, con entusiasmo, gli ultimi concerti estivi : a Villa Colle Olivo di Jesi e dall'amica Armida Spariglia, qui presente, nella sua Villa di Grottammare, per la prima volta aperta ad un vasto pubblico di appassionati di musica, e come tutti, italiani e stranieri, marchigiani o forestieri, abbiano spalancato gli occhi, quasi increduli, per quanto stavano vedendo.
Oggi, grazie a Lei Signor Sindaco, artefice di una straordinaria quanto mai difficile opera di abbellimento culturale di Ancona, dal ritrovato Teatro delle Muse al restauro dell'Arco di Traiano, al recupero cioè di quella città che fu la perla dell'Adriatico, come, giustamente, nel 1700 veniva definita negli atlanti e nelle stampe, stiamo qui, nell'antica sede Municipale proponendo la nuova impostazione che abbiamo , congiuntamente, voluto imprimere alla nostra Associazione per gemellarla, idealmente, con altre consimili realtà italiane ed europee che si occupano di cultura, di spiritualità e di conoscenza delle tradizioni locali quindi della propria specifica identità.
Identità europea e cristiana che è stata salutata , opportunamente, dalla lettera che il Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, Cardinale Paul Poupard, mi ha voluto inviare nel concedere il Patrocinio del suo Dicastero.
Importanza della conoscenza e della valorizzazione turistica, quale veicolo di fratellanza fra i popoli del Mediterraneo, di cui la Città di Ancona è perno e fulcro culturale ed organizzativo da anni, è stata sottolineata nel messaggio che il Presidente del Consiglio dei Ministri ha voluto allegare alla concessione del Patrocinio.
Necessità di una più incisiva presenza turistica, attraverso la proposizione, anche da parte di piccole strutture come la nostra, di iniziative culturali valide e costanti che è stata adeguatamente ribadita nei messaggi del Presidente della Regione Marche e dal Presidente della Provincia di Ancona che ci hanno pure concesso il loro patrocinio.
Mentre saluto i componenti del Quartetto di Violoncelli "Ferrara 'Cello Quartet" Italo Rizzi- Marina Scaramagli- Cecilia Zanni - Paolo Grandi che ringrazio per la loro presenza, i conferenzieri Alberto Lembo, da sempre amico attento e premuroso della nostra Associazione, questa sera in veste di fine storico e ricercatore di araldica, e Stefano Papetti, che fa parte, di diritto della nostra "identità" di marchigiani, e con questo mi pare di aver detto tutto ma mai abbastanza per un sincero ringraziamento che nasce dal nostro cuore per quanto sta facendo per la nostra Regione, ed a tutti i nostri carissimi ospiti italiani e stranieri che danno , all'unisono, il LA a questa nostra iniziativa , unica, nel suo genere, a livello italiano, invito il Signor Sindaco di Ancona, Fabio Sturani a porgere a tutti noi il suo messaggio.
Grazie."
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I saluti del Sindaco di Ancona Fabio Sturani
"Saluto la Presidente dell'Associazione Culturale Regionale"Bichi Reina Leopardi Dittajuti" e tutti Voi partecipanti al Concerto del Quartetto di Violoncelli di Ferrara che da inizio ad una serie di Incontri con le Famiglie Storiche d'Europa : storia, arte e spiritualità nelle Tradizioni familiari europee.
Ringrazio la Presidente, Maddalena Invitti di Conca, per le belle e sincere parole che ha voluto indirizzare alla mia persona e verso il lavoro che l'Amministrazione Comunale di Ancona, sta realizzando, con l'intento di valorizzare i monumenti di Ancona.
Voglio citare la riapertura del Teatro delle Muse e la realizzazione della Stagione Lirica e teatrale, il cui successo artistico ed organizzativo, ha prevaricato l'ambito nazionale, il restaurato Arco di Traiano, e la zona archeologica romana, con il teatro romano, così come la ristrutturazione della Mole Vanvitelliana, che i miei concittadini conoscono come Lazzaretto, un vero e proprio capolavoro architettonico, che oggi è stata la prima vostra tappa in Ancona, e così pure, come avete potuto vedere arrivando qua, la barocca Chiesa del Gesù che sarà riaperta fra poco, grazie ad una fattiva e costruttiva collaborazione con la Curia Arcivescovile.
Sono lusingato che oggi esponenti, italiani e stranieri, di casate che da tempo si dedicano alla cultura e alla promozione artistica della loro terra d'origine siano approdati, grazie all'organizzazione dell'Associazione Leopardi Dittajuti, nella Città di Ancona dove rimarranno per conoscere anche le risorse turistiche e culturali in vista di futuri scambi .
Dalle espressioni del saluto della Presidente, che è pure milanese, ho potuto cogliere che siete tutti ammirati, direi innamorati di Ancona: la cosa mi fa molto piacere, anche per un legittimo senso di orgoglio cittadino.
Io vi dico: continuate a frequentare la nostra Città che vuole sempre essere più accogliente soprattutto verso quelle popolazioni, nessuna esclusa, che si affacciano sul mare Adriatico: i convegni, le iniziative passate e future che sono state intraprese in Ancona lo testimoniano.
Lei, Presidente,ha opportunamente ricordato come la mia Città sia sede effettiva di un'organizzazione internazionale di Nazioni che nel mare Adriatico trovano una comune fratellanza anche e soprattutto in questo momento così difficile a livello internazionale, con la sua bella cattedrale di San Ciriaco Ancona guarda ad oriente !
Questa antica sede del Municipio, mette d'accordo, anche visivamente, l'antico governo pontificio, con i tanti busti di Pontefici che furono vicini alla Città nel corso dei secoli, con le glorie risorgimentali unitarie rappresentate, sopra le porte laterali di questa sala, dai busti di Vittorio Emanuele II e Giuseppe Garibaldi.
Questo è il nostro spirito di anconetani e di marchigiani : concordia e fratellanza.
Da questo antico Palazzo degli Anziani, posto sui uno dei punti più alti di Ancona, si irradi , anche grazie a Voi, questa sera, un nuovo inno alla pace ed alla fratellanza fra i popoli che sarà evidenziato, come ho visto nel programma musicale, dalla Suite del compositore ebreo Popper il cui animo è stato perennemente alla ricerca della pace e della bellezza.
Grazie a Voi tutti, organizzatori e ospiti, per aver iniziato ad Ancona questa nuova iniziativa alla ricerca di una comune identità culturale e spirituale europea.
Grazie."
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L'intervento della Dott.ssa Giovanna Buglioni Pierpaoli
(titolare della Ditta IKI, settore moda)
anche a nome degli altri sponsor presenti ha così parlato :
"E' un onore per me rappresentare in questa occasione l'Industria delle Marche, quell'industria così poliedrica ricca di sfaccettature, di realizzazioni nel sociale, nel politico, fatta di uomini e di donne che con la loro forza, la loro capacità lavorativa e soprattutto con la loro professionalità hanno realizzato quel "miracolo Marche" di cui tutti noi andiamo orgogliosi. Miracolo Marche è l'auto-trasformazione di un territorio a struttura quasi esclusivamente agricola e contadina a territorio artigiano e industriale, avvenuto grazie alla forza di generazioni e generazioni vissute nella tensione quotidiana del fare, del creare, del sopravvivere anche con poco, con quello che c'è, con grande dignità, tipica della nostra terra.
Se questa associazione promuove le bellezze storiche e artistiche delle Marche nel mondo, è chiaro che l'industria delle Marche non può che esserle accanto, aiutandola, sostenendola, perché l'industria ha bisogno della cultura, ha bisogno di tutte le manifestazioni artistiche che le permettono di ritrovare le proprie radici.
Biki Leopardi Dittaiuti è stata la prima a valorizzare la cultura attraverso l'imprenditoria, ha collegato le Marche all'Umbria, ha fatto ritrovare le origini comuni che possono anche essere tutte descritte da quell'"ora et labora" di cristiana memoria che tanto ha inciso nella nostra storia. Vedere con i nostri occhi, sentire con la nostra esperienza quella civiltà della quale siamo eredi e della quale tanto poco sappiamo, queste sono le esigenze che emergono in modo sempre più forte. E l'industria è erede di una civiltà contadina fatta anche di telai e di tessiture e le donne nei lunghi mesi invernali, quando il lavoro dei campi si acquietava, attendevano a tessere lenzuola, coperte, abiti. Anche la carta è arte del tessere, anche i pescatori lungo le spiagge tessevano a modo loro e preparavano le reti - "la mano veloce che percorrea la faticosa tela" non è solo un evento della memoria del Poeta, è il contributo della donna marchigiana, discreto e consapevole, alla necessità di una condizione familiare legata alla collaborazione attiva. Davvero la donna è la grande protagonista del telaio, basta pensare alle filande di Fossombrone, di Jesi e di Osimo: sono le donne in qualche modo a costituire i primi nuclei di un lavoro industrializzato e a subirne le conseguenze per le condizioni malsane degli ambienti in cui erano costrette a vivere, senza riguardi per la loro salute. Tornando a Silvia, "la tessitrice dagli occhi ridenti e fuggitivi" è un emblema, l'emblema di un numero infinito di donne delle Marche, sono le campagnole di Offida che lavorano al tombolo, sono le operose donne di Piobbico che dai loro telai fanno uscire meravigliosi tappeti di lana, sono quelle di Camerino e Matelica che creano splendide tovaglie per gli altari, sono le tessitrici di paglia di Montappone, di Massa Falerone o Monte Giorgio, per realizzare quei cappelli inviati poi nel mondo intero. La donna è la grande protagonista di un'attività che tanto ha dato alla nostra regione e l'ha resa famosa (basta pensare all'industria tessile, calzaturiera e della pelle) e a lei, continuamente, durante il mio lavoro, faccio riferimento, con l'orgoglio di essere a mia volta figlia delle Marche". |